Galileo Chini Viaggio nella storia di Salsomaggiore Oro di Chini
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Un viaggio nella storia di Salsomaggiore, delle sue acque prodigiose e dell’imponente palazzo delle Terme Berzieri, tempio della salute e del benessere.
Un edificio unico nel suo genere che il genio artistico di Galileo Chini rese simbolo del Liberty italiano e dell’Art Déco.
Nel 2023 si celebrano i i 100 anni Terme Berzieri, inaugurate il 27 maggio 1923, con la grande mostra-evento che coinvolge tutta la città Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme.
Oro di Chini dal 27 maggio 2023 al 17 settembre 2023.
Sito ufficiale visitsalsomaggiore.it
preview giornalisti e curatori
venerdì 26 maggio ore 11.00
Cerimonia di inaugurazione
sabato 27 maggio ore 15,30
Sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Ingresso ridotto 10 euro
La mostra è corredata da un catalogo a cura di Valerio Terraroli e Maurizia Bonatti Bacchini edito da 24 Ore Cultura costo del catalogo 32 euro in vendita presso lo IAT e nella sede della mostra della Corte Civica Tommasini.
Il libro della mostra è L’oro e l’Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme Ediz a colori.
Sulle dolci colline di Parma Esiste uno scrigno d’arte cultura e bellezza e naturalistiche nelle profondità di questa terra e custodito un tesoro un’acqua Marina fossile color ruggine per la presenza dei sali ferrosi dalla quale si può ricavare il sale qui l’industria di questo prezioso minerale si consolidò nei secoli un’attività che diede il nome alla città di Salsomaggiore Borgo del sale nel 1839 il dottor Lorenzo berzieri comprese che le Acque Salate di Salsomaggiore potevano guarire diverse malattie una grande intuizione che trasformò il villaggio da Fabbrica del sale a cittadina termale.
Il 27 Maggio 1923 vennero inaugurata le regeterme in un palazzo Maestoso nato dalla collaborazione del maestro Fiorentino Galileo Chini con l’architetto Ugo Giusti linea eleganti uno stile unico definito dalle storiche dell’arte bossaglia e Bacchini tra Liberty e Decò.
Galileo Chini nacque il 2 dicembre 1873 a Firenze in via delle Terme 9 giovanissimo entrò in contatto con le opere dei maestri medievali e rinascimentali nella bottega dello zio Dario Chini restauratore e decoratore a Firenze divenne amico di Hugo Giusti l’architetto che progetterà le terme berzieri dal 1913 e con cui stabilì un longevo sodalizio professionale.
Galileo Chini, un poliedrico artista del XX secolo, si distinse come pittore, ceramista, grafico, cartellonista e scenografo. La sua versatilità lo portò a partecipare a numerose esposizioni internazionali, guadagnandosi premi per i manufatti prodotti presso il laboratorio ’L’Arte della Ceramica’ alla Biennale di Venezia del 1907. La sua arte catturò l’attenzione del re siamese Rama Quinto, il quale lo invitò nel suo regno per decorare il palazzo del trono.
Nell’agosto del 1911, Galileo Chini intraprese un viaggio verso Bangkok a bordo della nave del Finger. Durante il tragitto, rimase affascinato dalla bellezza e dal mistero dei paesi asiatici, ancora lontani e sconosciuti agli occhi di un europeo. Una volta arrivato in Siam, vi soggiornò per oltre due anni.
L’estremo Oriente esercitò un forte fascino sull’artista, il quale portò con sé le suggestioni, i ricordi e numerosi oggetti che avrebbero arricchito le sue opere decorative. Sulla facciata dello stabilimento, accanto alla scritta latina ’aterme’, si trovano due bassorilievi raffiguranti chimere di color turchese, realizzate presso la manifattura Chini di Borgo San Lorenzo. Sulle due torri, spiccano le pregevoli decorazioni in ceramica, come le odalische modellate dallo scultore Guido Calori. Le porte si aprono su un ampio salone.
A quel tempo, le note del pianoforte rallegravano gli ospiti e scandivano il tempo tra i trattamenti termali. Lo stabilimento, maestoso come un tempio della salute e del benessere, presenta una pavimentazione caratterizzata da incastri geometrici di marmo e un’iscrizione che ricorda il medico Perzieri, precursore del termalismo a Salsomaggiore. Diverse maestranze contribuirono alla realizzazione di questa opera: gli artigiani della manifattura Fornaci San Lorenzo, sotto la direzione artistica di Galileo Chini e la direzione tecnica di Chino Chini, utilizzarono tecniche innovative per modellare ceramiche e vetri artistici. Le officine Veronesi fornirono ornamenti in ferro battuto, mentre l’ebanisteria Spicciani costruì gli arredi. Lo sguardo si perde tra i volumi e la profondità dello spazio che si estende verso l’alto, con i velari intrecciati di linee e colori, che combinano motivi che richiamano l’acqua, forme zoomorfe ed elementi floreali. Nei soffitti si celano dipinti dai colori vivaci, con carpe cinesi che si inseguono in un vortice infinito di sfumature di azzurro, blu e turchese, celebrando le acque salsoriodiche come il fanciullo della Primavera è parte integrante dell’albero rigoglioso ma a quest’ultimo ha una fatua fiammella in mano riccioli sinuosi si intrecciano sullo sfondo dorato dalle opere siglando capolavori senza tempo.
L’oro di Chini è il barzieri e loro delle ceramiche che risplende e il racconto di un’opera che continua a meravigliare.
Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme
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Un edificio unico nel suo genere che il genio artistico di Galileo Chini rese simbolo del Liberty italiano e dell’Art Déco.
Nel 2023 si celebrano i i 100 anni Terme Berzieri, inaugurate il 27 maggio 1923, con la grande mostra-evento che coinvolge tutta la città Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme.
Oro di Chini dal 27 maggio 2023 al 17 settembre 2023.
Sito ufficiale visitsalsomaggiore.it
Inaugurazione
Nuova Corte civica Tommasinipreview giornalisti e curatori
venerdì 26 maggio ore 11.00
Cerimonia di inaugurazione
sabato 27 maggio ore 15,30
Orari
Da mercoledì a venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00Sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Costo biglietti
Ingresso intero 12 euroIngresso ridotto 10 euro
La mostra è corredata da un catalogo a cura di Valerio Terraroli e Maurizia Bonatti Bacchini edito da 24 Ore Cultura costo del catalogo 32 euro in vendita presso lo IAT e nella sede della mostra della Corte Civica Tommasini.
Il libro della mostra è L’oro e l’Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme Ediz a colori.
Sulle dolci colline di Parma Esiste uno scrigno d’arte cultura e bellezza e naturalistiche nelle profondità di questa terra e custodito un tesoro un’acqua Marina fossile color ruggine per la presenza dei sali ferrosi dalla quale si può ricavare il sale qui l’industria di questo prezioso minerale si consolidò nei secoli un’attività che diede il nome alla città di Salsomaggiore Borgo del sale nel 1839 il dottor Lorenzo berzieri comprese che le Acque Salate di Salsomaggiore potevano guarire diverse malattie una grande intuizione che trasformò il villaggio da Fabbrica del sale a cittadina termale.
Il 27 Maggio 1923 vennero inaugurata le regeterme in un palazzo Maestoso nato dalla collaborazione del maestro Fiorentino Galileo Chini con l’architetto Ugo Giusti linea eleganti uno stile unico definito dalle storiche dell’arte bossaglia e Bacchini tra Liberty e Decò.
Galileo Chini nacque il 2 dicembre 1873 a Firenze in via delle Terme 9 giovanissimo entrò in contatto con le opere dei maestri medievali e rinascimentali nella bottega dello zio Dario Chini restauratore e decoratore a Firenze divenne amico di Hugo Giusti l’architetto che progetterà le terme berzieri dal 1913 e con cui stabilì un longevo sodalizio professionale.
Galileo Chini, un poliedrico artista del XX secolo, si distinse come pittore, ceramista, grafico, cartellonista e scenografo. La sua versatilità lo portò a partecipare a numerose esposizioni internazionali, guadagnandosi premi per i manufatti prodotti presso il laboratorio ’L’Arte della Ceramica’ alla Biennale di Venezia del 1907. La sua arte catturò l’attenzione del re siamese Rama Quinto, il quale lo invitò nel suo regno per decorare il palazzo del trono.
Nell’agosto del 1911, Galileo Chini intraprese un viaggio verso Bangkok a bordo della nave del Finger. Durante il tragitto, rimase affascinato dalla bellezza e dal mistero dei paesi asiatici, ancora lontani e sconosciuti agli occhi di un europeo. Una volta arrivato in Siam, vi soggiornò per oltre due anni.
L’estremo Oriente esercitò un forte fascino sull’artista, il quale portò con sé le suggestioni, i ricordi e numerosi oggetti che avrebbero arricchito le sue opere decorative. Sulla facciata dello stabilimento, accanto alla scritta latina ’aterme’, si trovano due bassorilievi raffiguranti chimere di color turchese, realizzate presso la manifattura Chini di Borgo San Lorenzo. Sulle due torri, spiccano le pregevoli decorazioni in ceramica, come le odalische modellate dallo scultore Guido Calori. Le porte si aprono su un ampio salone.
A quel tempo, le note del pianoforte rallegravano gli ospiti e scandivano il tempo tra i trattamenti termali. Lo stabilimento, maestoso come un tempio della salute e del benessere, presenta una pavimentazione caratterizzata da incastri geometrici di marmo e un’iscrizione che ricorda il medico Perzieri, precursore del termalismo a Salsomaggiore. Diverse maestranze contribuirono alla realizzazione di questa opera: gli artigiani della manifattura Fornaci San Lorenzo, sotto la direzione artistica di Galileo Chini e la direzione tecnica di Chino Chini, utilizzarono tecniche innovative per modellare ceramiche e vetri artistici. Le officine Veronesi fornirono ornamenti in ferro battuto, mentre l’ebanisteria Spicciani costruì gli arredi. Lo sguardo si perde tra i volumi e la profondità dello spazio che si estende verso l’alto, con i velari intrecciati di linee e colori, che combinano motivi che richiamano l’acqua, forme zoomorfe ed elementi floreali. Nei soffitti si celano dipinti dai colori vivaci, con carpe cinesi che si inseguono in un vortice infinito di sfumature di azzurro, blu e turchese, celebrando le acque salsoriodiche come il fanciullo della Primavera è parte integrante dell’albero rigoglioso ma a quest’ultimo ha una fatua fiammella in mano riccioli sinuosi si intrecciano sullo sfondo dorato dalle opere siglando capolavori senza tempo.
L’oro di Chini è il barzieri e loro delle ceramiche che risplende e il racconto di un’opera che continua a meravigliare.
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15/05/2023 - Galileo Chini Viaggio nella storia di Salsomaggiore Oro di Chini
Written by Mokik
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